Grecia – “Nulla si compra, tutto si baratta”

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A Protestor holds a placard with a Greek flag during a demonstration outside of an EU summit in Brussels on Sunday, Oct. 23, 2011. Greece's prime minister George Papandreou is pleading with European leaders in Brussels to act decisively to solve the continent's debt crisis. At a summit Sunday, the leaders are expected to ask banks to accept huge losses on Greek bonds to ease the pressure on the country, and to raise billions more in capital to weather those losses. (AP Photo/Geert Vanden Wijngaert)

L’economia senza contanti prolifera in Grecia, dove I controlli sul capital imposti alle banche del paese restano attive e rimane alta la pressione sul premier Tsipras per via delle misure di austerità imposte alla popolazione dopo i negoziati con la Troika.

Mercato greco

Proprio per questo motivo è apparso un sito dove si possono barattare gli oggetti che non servono più. Non la solita piattaforma di commercio online alla “ebay”, ma un sito dove poter barattare i propri bottoni per una bottiglia di olio d’oliva, o ancora una maglietta in cambio di un po’ di formaggio feta.

Il sito si chiama Tradenow ed ha già più di 20 mila iscritti. Il meccanismo è semplice: ci si iscrive e per ogni operazione si acquisiscono dei punti. Maggiore è il numero di punti ottenuti, maggiore è la possibilità di scambiare i propri beni con altri, di maggiore valore “contante”.

Sul sito ci sono più di 8 mila prodotti, e, come spiega il fondatore Yannis Delyiannis, non è una questione di essere “ricchi o poveri”, ma di non voler buttare via nulla. Ad esempio c’è chi vuole barattare appartamenti, o pezzi di terreno o chi, più modestamente si accontenta di un paio di scarpe.    

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