Analisi Crisi – Stoltenberg: “necessaria de-escalation tra Russia e Turchia”

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Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha mosso un appello alla “calma e alla de-escalation della tensione” dopo l’abbattimento del caccia russo SU-24.

«Invito tutti alla calma e a ridurre la tensione” — ha detto Stoltenberg al termine del Consiglio degli ambasciatori NATO svoltosi a Bruxelles nella serata di martedì, convocato su richiesta della Turchia.

Sembra quasi una barzelletta… la NATO negli ultimi mesi ha cominciato a schierarsi sia politicamente che “tecnicamente” rafforzando la presenza delle sue truppe in zone definite calde per la presenza dei russi.

Ora dopo un palese atto di guerra da parte della Turchia nei confronti della Russia, la NATO vuole agire da calmiere su una situazione…CERCATA!

Atto palesemente legato ad una serie di attività della Russia che Erdogan, dall’alto della sua visione da despota assolutista, non tollera , quali :

  • Demolire il business dell’ISIS che passa palesemente per la Turchia;
  • Gli ultimi accordi della Russia con l’Iran ed in particolare con il suo rappresentante religioso e politico Ali Khamenei;
  • Appoggio al presidente siriano Bashar Al-Assad
  • Motivi storici  :  L’Impero zarista ha avuto una grande parte nella sconfitta e disgregazione dell’Impero ottomano durante la Grande Guerra, e le rivendicazioni territoriali dell’Unione Sovietica all’indomani della Seconda Guerra Mondiale sono state determinanti per l’ingresso della Turchia nella Alleanza Atlantica.
  • Politica : Sull’annessione della Crimea Erdogan si è limitato a esternare ufficialmente le sue preoccupazioni per la minoranza tatara (popolazione di origine turca) presente in Crimea invocando l’integrità territoriale dell’Ucraina. Al di là di queste condanne verbali, Erdogan non si è spinto e gli effetti della questione ucraina sulle relazioni russo-turche sono stati pressoché nulli, anche se il controllo di Sebastopoli da parte della Marina russa inquieta, e tanto, Ankara che vede Mosca avvicinarsi alla costa turca del Mar Nero.
  • L’assetto geopolitico del Caucaso meridionale vede due assi contrapposti, uno russo-armeno e uno turco-azero.

Stoltenberg ha anche aggiunto che non c’è stato nessun contatto tra NATO e Russia dopo l’incidente che ha visto l’abbattimento del caccia SU-24 russo in Siria e che la NATO saluta favorevolmente eventuali contatti tra Russia e Turchia per appurare le cause dell’accaduto, come aveva detto anche il presidente USA Obama dopo l’incontro con Hollande.

«Сi sono stati dei contatti fra Ankara e Mosca e fra la Turchia e la Russia, ma finora nessun contatto tra la NATO e la Russia. Noi siamo in contatto con la Turchia che è un alleato della Nato ed a sua volta è in contatto diretto con la Russiia” — ha detto Stoltenberg.

Nella giornata di martedì un SU-24 russo è precipitato in Siria. Il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ha reso noto che l’aereo è stato abbattuto da un missile “aria-aria” da un F-16 turco ed è caduto al suolo in territorio siriano a quattro km dal confine con la Turchia. Lo stato generale dell’Esercito russo ha riferito che uno dei due piloti è morto in aria, mentre stava volando col paracadute di salvataggio, colpito da fuoco nemico.

 

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