Daesh vuole dimezzare gli stipendi dei suoi combattenti in Siria e in Iraq, come ha indicato martedì l’Osservatorio siriano per i Diritti Umani (OSDH).
Secondo l’OSDH, “nessuno sarà esente dal provvedimento, qualsiasi posizione ricopra, ma la distribuzione di beni alimentari continuerà come sempre due volte al mese”.
I salari verrebbero ridotti da 400 a 200 dollari per i combattenti locali, mentre quelli stranieri, che guadagnano il doppio rispetto ai compagni siriani, vedranno lo stipendio abbassarsi a 400 dollari.
La crisi finanziaria di Daesh può essere spiegata dall’intensificarsi dei raid aerei da parte delle forze di coalizione guidate da Stati Uniti e Russia sulle infrastrutture petrolifere che il gruppo controlla in Siria e Iraq.