Riconoscendo la natura multiforme di questi sintomi, i ricercatori hanno approfondito vari approcci per alleviarli, concentrandosi sulla nutrizione come fattore di modifica significativo. Tra le strategie nutrizionali esplorate, la Women’s Health Initiative si distingue per la sua indagine sull’efficacia di una dieta povera di grassi e ricca di cereali integrali, frutta e verdura.
Lo studio ha rivelato risultati promettenti, indicando un aumento del 14% nella probabilità che le donne si liberassero dalle vampate di calore in un anno, anche dopo aggiustamenti per i cambiamenti del peso corporeo . Inoltre, le donne che hanno perso almeno il 10% o più del peso corporeo hanno sperimentato un notevole miglioramento del 23% dei sintomi vasomotori.
Dieta a base vegetale e microbioma intestinale: un nesso per il sollievo
In particolare, gli individui che seguono una dieta a base vegetale hanno maggiori probabilità di produrre equolo rispetto agli onnivori. Si ritiene che l’equolo , un agonista del recettore β degli estrogeni, svolga un ruolo fondamentale nel mitigare i sintomi vasomotori, fornendo una potenziale via per l’intervento dietetico.
La connessione Equol: approfondimenti dagli studi clinici
Uno studio clinico randomizzato di 12 settimane pubblicato in precedenza fa luce sulla notevole efficacia di una dieta a basso contenuto di grassi a base vegetale, che includeva il consumo quotidiano di semi di soia, nel ridurre la frequenza delle vampate di calore postmenopausali da moderate a gravi. I risultati sono stati sorprendenti, con una riduzione dell’88% nella frequenza di tali sintomi e il 50% dei partecipanti ha riscontrato un completo sollievo da tutte le vampate di calore da moderate a gravi. Questo studio fondamentale non solo ha sottolineato il potenziale degli interventi dietetici, ma ha anche stimolato un’analisi secondaria per esplorare gli effetti della dieta a basso contenuto di grassi a base vegetale sulla composizione del microbioma intestinale, concentrandosi in particolare sui batteri intestinali produttori di equolo.
Analisi secondaria: svelare il puzzle del microbioma intestinale
L’analisi secondaria mirava a svelare l’intricata connessione tra una dieta a basso contenuto di grassi a base vegetale, la composizione del microbioma intestinale e la loro associazione con i cambiamenti nei sintomi vasomotori postmenopausali. Nello specifico, l’attenzione si è concentrata sulla presenza e sull’abbondanza di batteri intestinali produttori di equolo. Comprendere il ruolo di questi batteri è fondamentale poiché si ritiene che mediino gli effetti positivi di una dieta a base vegetale sui sintomi vasomotori.
Discussione
Efficacia dell’intervento dietetico sulle vampate di calore
Il risultato chiave dello studio è stata una notevole riduzione del 95% delle vampate di calore totali, accompagnata da una diminuzione del 96% delle vampate di calore da moderate a gravi. Sia le vampate di calore diurne che quelle notturne hanno mostrato riduzioni significative rispettivamente del 96% e 94%. Questi risultati sottolineano il potente impatto della dieta vegana a basso contenuto di grassi nell’alleviare i sintomi vasomotori postmenopausali.
Cambiamenti del microbioma intestinale in risposta all’intervento dietetico
Cambiamenti a livello di specie:
- L’intervento ha indotto aumenti di Clostridium innocuum e Fusicatenibacter saccharivorans, riducendo al contempo Clostridium asparagiforme, Bacteroides thetaiotaomicron, Intestinimonas butyriciproducens e Prevotella corporis.
- In particolare, la diminuzione della Prevotella corporis, associata a forti vampate di calore diurne, è una scoperta nuova. La Prevotella corporis, collegata all’artrite reumatoide e alle procedure dentistiche, può svolgere un ruolo nell’infiammazione e nella salute dentale.
Cambiamenti a livello di genere e famiglia:
- Sono stati osservati aumenti di Erysipelatoclostridium, Fusicatenibacter e Holdemanella a livello di genere, insieme ad aumenti di Enterobacteriaceae e Veillonellaceae a livello di famiglia.
- Questi cambiamenti indicano potenziali collegamenti tra il microbioma intestinale e i sintomi vasomotori, suggerendo che gli interventi dietetici possono influenzare i batteri intestinali associati all’infiammazione, ai fattori scatenanti neurologici e alla salute metabolica.
Batteri produttori di equolo:
Associazioni tra cambiamenti del microbioma e vampate di calore
Clostridium asparagiforme:
- La diminuzione di Clostridium asparagiforme è stata associata a riduzioni delle vampate di calore notturne gravi e gravi totali. Questa è una scoperta positiva dato il suo ruolo nella produzione di trimetilammina-N-ossido, associata a malattie cardiovascolari e diabete.
Fusicatenibacter, Holdemanella ed Erysipelatoclostridium:
- Gli aumenti di Fusicatenibacter, Holdemanella ed Erysipelatoclostridium sono in linea con studi precedenti e suggeriscono potenziali ruoli nella stabilizzazione dei livelli di estrogeni, nella riduzione dell’infiammazione e nell’influenza dell’asse intestino-cervello.
Intestini:
- Una diminuzione di Intestinimonas può contribuire a migliorare le vampate di calore, dato il suo ruolo nella produzione di butirrato. La diminuzione è in linea con una riduzione dei prodotti finali della glicazione avanzata, collegando potenzialmente l’assunzione di fibre alimentari al sollievo dei sintomi.
Veillonellaceae ed Enterobatteriaceae:
- L’aumento delle Veillonellaceae è in linea con le diete ricche di fibre, suggerendo potenziali benefici per la salute dell’intestino. Tuttavia, l’aumento contrastante delle Enterobacteriaceae richiede ulteriori indagini, considerando la sua associazione con esiti sanitari sia positivi che negativi.
Streptococco spp.:
- L’aumento di Streptococcus spp. possono contribuire alla salute dell’intestino, agendo come specie commensali che difendono dai patogeni opportunisti e stimolano il sistema immunitario.
Limitazioni e implicazioni per la ricerca futura
Nonostante i risultati convincenti, lo studio presenta dei limiti, tra cui una piccola dimensione del campione, l’assenza di un gruppo di controllo che produce equolo e la necessità di un’interpretazione cauta a causa di confronti multipli. Sono indispensabili studi clinici randomizzati più ampi per convalidare ed espandere queste intriganti associazioni.
Conclusione: colmare il divario tra dieta, intestino e sollievo
In conclusione, i sintomi vasomotori postmenopausali rappresentano più di un semplice disagio, segnalando potenziali rischi per la salute cardiovascolare e il diabete. La Women’s Health Initiative e i successivi studi clinici hanno messo in luce l’impatto promettente di una dieta a basso contenuto di grassi a base vegetale, soprattutto se arricchita con semi di soia, nell’alleviare questi sintomi. Il nesso tra dieta e microbioma intestinale, in particolare il ruolo dei batteri produttori di equolo, rappresenta una strada affascinante per la ricerca futura. Mentre continuiamo a svelare l’intricata rete che collega nutrizione, salute intestinale e benessere in menopausa, il potenziale degli interventi dietetici per offrire sollievo e migliorare la qualità della vita delle donne in postmenopausa diventa sempre più evidente.
link di riferimento: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0965229923000894