Nelle ultime settimane, il panorama geopolitico del Mar Rosso è diventato sempre più instabile, poiché il movimento Ansar Allah dello Yemen, comunemente noto come Houthi, intensifica le sue operazioni militari. Questa escalation ha portato all’imminente dispiegamento della USS Theodore Roosevelt, una portaerei di classe Nimitz, per assumere compiti nella regione. La mossa strategica segue una serie di azioni aggressive da parte degli Houthi, tra cui attacchi missilistici e UAV (veicoli aerei senza pilota) contro la USS Dwight D. Eisenhower, che hanno portato al ritiro della superportaerei dopo un incarico di otto mesi.
Le minacce degli Houthi e la USS Theodore Roosevelt
Gli Houthi non hanno esitato a lanciare minacce dirette contro la USS Theodore Roosevelt in arrivo. In un video provocatorio, la milizia Houthi ha promesso di colpire e affondare la portaerei al suo ingresso nelle acque del Mar Rosso. Abdul-Malik al-Houthi, il leader del movimento Ansar Allah, ha dichiarato la USS Theodore Roosevelt come obiettivo primario per le forze missilistiche dell’esercito yemenita. La coraggiosa dichiarazione di al-Houthi ha sottolineato il potenziale per un aumento delle ostilità: “Se vogliono correre il rischio, mettersi nei guai e mettersi nella stessa situazione di Eisenhower, che vengano”.
Questa retorica fa parte di una strategia più ampia degli Houthi per interrompere il traffico navale, prendendo di mira in particolare le imbarcazioni di proprietà israeliana o destinate a Israele. Gli Houthi hanno giurato di fermare tutto questo traffico attraverso il Mar Rosso e il Golfo di Aden finché Israele non cesserà le sue operazioni militari nella Striscia di Gaza palestinese. Questa minaccia aggiunge un ulteriore livello di complessità a un ambiente marittimo già teso.
Il calvario dell’USS Dwight D. Eisenhower
La USS Dwight D. Eisenhower, prima della sua partenza, ha dovuto affrontare diversi tentativi da parte degli Houthi di infliggere danni. Nonostante l’insistenza della Marina degli Stati Uniti sul fatto che questi attacchi non abbiano causato danni significativi alla superportaerei o alle sue scorte, l’intensità e la frequenza degli assalti sono state degne di nota. Un bombardamento di missili e droni all’inizio di giugno ha segnato il culmine di queste ostilità, verificatesi poco prima della partenza della Eisenhower dalla regione.
A maggio, Hezam al-Asad, membro dell’ufficio politico di Ansar Allah, ha descritto dettagliatamente le motivazioni dietro questi attacchi. Secondo al-Asad, gli assalti erano una risposta diretta agli attacchi aerei degli Stati Uniti e del Regno Unito su città e obiettivi civili yemeniti, che hanno causato oltre 58 vittime, prevalentemente civili. Questa narrazione evidenzia la natura ciclica della violenza nella regione, dove gli attacchi di ritorsione perpetuano un conflitto in corso.
L’importanza strategica del Mar Rosso
L’importanza del Mar Rosso nel commercio globale e nella strategia militare non può essere sopravvalutata. È un punto critico per il traffico marittimo, comprese le forniture di energia dal Medio Oriente all’Europa e al Nord America. Il potenziale di interruzione in questa regione ha implicazioni di vasta portata per i mercati globali e la sicurezza internazionale. La presenza della USS Theodore Roosevelt nel Mar Rosso è intesa a garantire il libero flusso del commercio e a scoraggiare azioni ostili che minacciano la stabilità regionale.
La decisione di schierare la USS Theodore Roosevelt arriva in un momento di forti tensioni e del continuo blocco yemenita delle navi dirette in Israele. Questo blocco ha provocato una risposta decisa da parte degli Stati Uniti, che hanno inviato altre navi da guerra nel Mar Rosso. Questa coalizione, che include diversi stati membri della NATO come il Regno Unito, ha attivamente impegnato obiettivi Houthi nello Yemen, intensificando ulteriormente il conflitto.
Contesto storico del conflitto Houthi
Per comprendere appieno la situazione attuale, è essenziale comprendere il contesto storico del conflitto degli Houthi. Gli Houthi, una minoranza musulmana sciita zaidita dello Yemen settentrionale, si sono a lungo sentiti emarginati dal governo yemenita. Le loro lamentele sono culminate nel 2014 quando hanno preso la capitale, Sana’a, e hanno successivamente costretto il presidente Abdrabbuh Mansur Hadi all’esilio.
Il conflitto si è rapidamente trasformato in una guerra civile su vasta scala, coinvolgendo le potenze regionali. L’Arabia Saudita, alla guida di una coalizione di paesi a maggioranza sunnita, ha lanciato un intervento militare nel 2015, mirato a ripristinare il governo di Hadi. Gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno fornito supporto logistico e di intelligence alla coalizione guidata dall’Arabia Saudita. Nel frattempo, l’Iran è stato accusato di aver fornito agli Houthi armi e altro supporto, sebbene Teheran neghi queste accuse.
La guerra ha creato una delle peggiori crisi umanitarie al mondo, con migliaia di civili uccisi e milioni di sfollati. Nonostante i numerosi tentativi di colloqui di pace, una risoluzione duratura resta sfuggente. Il controllo degli Houthi su gran parte dello Yemen settentrionale, inclusa la capitale, ha permesso loro di lanciare attacchi transfrontalieri in Arabia Saudita e minacciare il traffico marittimo nel Mar Rosso.
Il ruolo dei droni e dei missili nella guerra moderna
L’uso di UAV e missili da parte degli Houthi rappresenta un cambiamento significativo nelle tattiche di guerra moderne. Queste tecnologie hanno permesso ad attori non statali di sfidare anche le forze militari più sofisticate. Gli Houthi hanno dimostrato una notevole capacità di adattarsi e innovare, utilizzando droni e missili relativamente economici per condurre una guerra asimmetrica contro obiettivi di alto valore.
Gli attacchi alla USS Dwight D. Eisenhower evidenziano l’efficacia di queste tattiche. Nonostante i sistemi di difesa avanzati della portaerei, il volume e la persistenza degli attacchi Houthi hanno costretto la Marina degli Stati Uniti a rimanere vigile. La prospettiva di attacchi simili alla USS Theodore Roosevelt sottolinea la natura in evoluzione della minaccia nel Mar Rosso.
L’impatto sul commercio globale e sulle forniture energetiche
Il Mar Rosso è un’arteria vitale per il commercio globale, con il Canale di Suez che funge da collegamento cruciale tra il Mar Mediterraneo e l’Oceano Indiano. Qualsiasi interruzione in questa regione può avere ripercussioni significative per le spedizioni internazionali e le forniture energetiche. La minaccia rappresentata dagli Houthi al traffico navale, in particolare alle imbarcazioni dirette in Israele, aggiunge un ulteriore livello di complessità alla situazione.
L’impiego strategico della USS Theodore Roosevelt è finalizzato a mitigare questi rischi. Garantendo la sicurezza delle rotte marittime, gli Stati Uniti cercano di mantenere la stabilità dei mercati globali. Tuttavia, la presenza di una superportaerei statunitense nel Mar Rosso aumenta anche la posta in gioco, aumentando il potenziale di scontro diretto con gli Houthi.
Risposte internazionali e sforzi diplomatici
La comunità internazionale ha espresso profonda preoccupazione per le crescenti tensioni nel Mar Rosso. Le Nazioni Unite hanno chiesto moderazione e hanno esortato tutte le parti a cercare una risoluzione pacifica del conflitto. Nel frattempo, gli sforzi diplomatici per mediare un cessate il fuoco in Yemen si sono intensificati, con inviati speciali di vari paesi impegnati in una diplomazia navetta.
Anche l’Unione Europea ha svolto un ruolo in questi sforzi, sottolineando la necessità di una soluzione negoziata del conflitto. Il capo della politica estera dell’UE ha chiesto una cessazione immediata delle ostilità e la ripresa dei colloqui di pace. Tuttavia, le complessità del conflitto yemenita, unite alle rivalità regionali, hanno reso questi sforzi difficili.
Il futuro delle operazioni navali statunitensi nel Mar Rosso
Lo spiegamento della USS Theodore Roosevelt segna un momento significativo nelle operazioni navali statunitensi nel Mar Rosso. La presenza della portaerei è intesa a proiettare potenza e scoraggiare azioni ostili, garantendo la sicurezza delle rotte marittime. Tuttavia, i rischi associati a questo spiegamento sono considerevoli, date le minacce Houthi e il potenziale di escalation.
Con l’evolversi della situazione, la Marina degli Stati Uniti dovrà adattare le sue strategie per affrontare le sfide uniche poste dagli Houthi. Ciò potrebbe comportare una maggiore cooperazione con gli alleati regionali, maggiori sforzi di sorveglianza e ricognizione e lo sviluppo di nuove misure difensive contro UAV e missili.
In conclusione, l’arrivo della USS Theodore Roosevelt nel Mar Rosso rappresenta un momento critico nel conflitto in corso tra il movimento Houthi dello Yemen e gli Stati Uniti. Le tensioni elevate e il potenziale per un’ulteriore escalation sottolineano la complessità del panorama geopolitico in questa regione strategicamente vitale. Mentre la comunità internazionale osserva attentamente, la posta in gioco non potrebbe essere più alta per il commercio globale, le forniture energetiche e la stabilità regionale.
Alla luce delle dinamiche di minaccia in evoluzione, lo spiegamento strategico della Marina degli Stati Uniti mira a garantire la sicurezza delle rotte marittime, proiettando potenza e scoraggiando azioni ostili. L’esito di questo spiegamento e il più ampio conflitto nello Yemen avranno implicazioni di vasta portata per la sicurezza internazionale e la stabilità del Medio Oriente.
La capacità della USS Theodore Roosevelt e delle sue forze di accompagnamento di superare queste sfide sarà attentamente esaminata da alleati e avversari. Il futuro delle operazioni navali statunitensi nel Mar Rosso dipenderà dal successo di questa missione e dagli sforzi più ampi per raggiungere una risoluzione duratura del conflitto yemenita.
Mentre le tensioni continuano ad aumentare, il ruolo della comunità internazionale nel sostenere gli sforzi diplomatici e promuovere la pace sarà cruciale. La posta in gioco è alta e la necessità di una soluzione completa e duratura al conflitto in Yemen non è mai stata così urgente.
APPENDICE 1 – Analisi della strategia, degli obiettivi e delle azioni future degli Houthi nella crisi del Mar Rosso
Da novembre 2023, gli Houthi, un gruppo politico e armato yemenita, hanno notevolmente intensificato i loro attacchi nella regione del Mar Rosso, prendendo di mira sia le navi militari che quelle commerciali. Questa analisi approfondisce gli obiettivi strategici degli Houthi, le tattiche operative e le più ampie implicazioni geopolitiche, in particolare in relazione al supporto dell’Iran e alle strategie condivise. Esaminando la cronologia degli eventi, questo documento mira a fornire una comprensione completa degli obiettivi a lungo termine degli Houthi e delle potenziali azioni future.
Obiettivi strategici degli Houthi
Gli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso e nelle regioni circostanti sembrano essere motivati da diversi obiettivi strategici chiave:
- Interruzione del commercio globale:
gli Houthi hanno preso di mira le navi commerciali e le principali rotte di navigazione, causando significative interruzioni del commercio globale. Attaccando le navi nel Mar Rosso, nel Golfo di Aden e nelle acque circostanti, mirano a creare instabilità economica e ad aumentare i costi di spedizione, costringendo le navi a deviare attorno al Capo di Buona Speranza. - Pressione militare sugli avversari:
gli attacchi degli Houthi contro obiettivi militari, tra cui le navi della Marina degli Stati Uniti e le navi alleate, hanno lo scopo di esercitare una pressione militare sui loro avversari. Impegnandosi in una guerra asimmetrica, gli Houthi mirano a dimostrare la loro capacità di colpire obiettivi di alto valore, scoraggiando così ulteriori interventi militari contro di loro. - Leva politica:
attraverso questi attacchi, gli Houthi cercano di ottenere una leva politica nei negoziati. Dimostrando la loro capacità di interrompere la stabilità regionale, mirano a costringere i loro avversari a fare concessioni e potenzialmente a garantire una posizione più favorevole nei futuri colloqui di pace. - Rafforzare le alleanze con l’Iran:
le tattiche operative degli Houthi e la sofisticatezza del loro armamento suggeriscono una forte alleanza con l’Iran. Allineando le loro azioni agli interessi strategici iraniani, gli Houthi mirano a garantire un supporto continuo e armamenti avanzati da Teheran, il che migliora le loro capacità militari.
Analisi dettagliata degli eventi
Novembre 2023
- 14 novembre: numerosi attacchi missilistici degli Houthi diretti a Eilat, Israele, sono stati intercettati dalle difese israeliane. Questo attacco coordinato a una significativa città portuale israeliana indica l’intenzione degli Houthi di interrompere le attività economiche israeliane e segnalare la loro portata.
- 15 novembre: la USS Thomas Hudner abbatte un drone lanciato dallo Yemen, evidenziando l’attenzione degli Houthi nel colpire le risorse navali statunitensi per sfidare la presenza militare americana nella regione.
- 22 novembre: un missile da crociera Houthi diretto a Eilat è stato abbattuto da un F-35. L’uso di tecnologia missilistica avanzata sottolinea la sofisticatezza dell’armamento Houthi, probabilmente fornito dall’Iran.
- 23 novembre: la USS Thomas Hudner ha intercettato diversi droni d’attacco lanciati dagli Houthi, dimostrando i loro persistenti sforzi per sfidare le operazioni navali statunitensi.
- 29 novembre: la USS Carney ha abbattuto un drone KAS-04 degli Houthi nei pressi dello stretto di Bab-el-Mandeb, un punto critico per la navigazione globale. Questo attacco sottolinea ulteriormente la strategia degli Houthi di interrompere il traffico marittimo in posizioni strategiche.
- 30 novembre: le segnalazioni di un attacco aereo israeliano che ha causato un’esplosione in un deposito di armi degli Houthi a Sana’a, ritenuto dagli Houthi una stazione di servizio, rivelano la natura reciprocamente concorrenziale del conflitto.
Dicembre 2023
- 6 dicembre: gli Houthi hanno lanciato missili balistici contro postazioni militari israeliane a Eilat, mentre la USS Mason ha abbattuto un drone dallo Yemen. La combinazione di attacchi con missili balistici e droni evidenzia l’approccio multiforme degli Houthi alla guerra.
- 10 dic: la fregata della Marina francese Languedoc ha intercettato due droni da Hodeida, Yemen. Il coinvolgimento delle forze navali europee indica la dimensione internazionale del conflitto.
- 11 dic: la petroliera norvegese Strinda è stata attaccata, causando un incendio, con l’intervento della Marina francese. Questo attacco a una nave commerciale sottolinea l’intento degli Houthi di influenzare il commercio globale.
- 14 dicembre: l’India ha avviato l’operazione Sankalp per la sicurezza marittima regionale, riflettendo il più ampio impatto regionale della minaccia Houthi e la necessità di cooperazione internazionale per garantire la sicurezza marittima.
- 21 dicembre: il porto di Eilat ha registrato un calo dell’85% delle attività a causa delle azioni degli Houthi, a dimostrazione dell’impatto economico dei loro attacchi alle infrastrutture critiche.
- 26 dic: molteplici attacchi di droni e missili da parte degli Houthi su Eilat e altri obiettivi israeliani, con tutte le minacce intercettate dalle difese statunitensi e israeliane. La portata e la frequenza di questi attacchi indicano i persistenti sforzi degli Houthi per sfidare le capacità militari israeliane e statunitensi.
Gennaio 2024
- 4 gennaio: gli Houthi lanciano un USV verso le navi della Marina statunitense, che esplodono lontano dall’obiettivo, dimostrando l’impiego di veicoli di superficie senza pilota nella guerra navale.
- 7 gennaio: gli attacchi di rappresaglia degli Houthi contro le navi della Marina statunitense hanno portato allo spiegamento di fregate della Marina pakistana, evidenziando il crescente coinvolgimento delle forze navali regionali.
- 10 gennaio: un attacco su larga scala degli Houthi alla USS Dwight D. Eisenhower e ad altre navi ha coinvolto 21 droni e missili, dimostrando la loro capacità di coordinare assalti complessi e su larga scala.
- 11 gennaio: i Navy SEAL degli Stati Uniti hanno fatto irruzione in una nave che trasportava armi iraniane per gli Houthi, con il risultato che due SEAL sono stati dichiarati morti dopo la perquisizione. Questo incidente sottolinea l’elevata posta in gioco e i rischi impliciti nell’intercettazione di rifornimenti di armi.
- 12 gennaio: Stati Uniti e Regno Unito hanno condotto attacchi aerei contro obiettivi Houthi nello Yemen, segnando i primi attacchi di questo tipo dall’inizio della crisi del Mar Rosso, indicando un passaggio verso un intervento militare più diretto.
- 14 gennaio: gli Houthi hanno lanciato un missile da crociera antinave da Hodeida verso la USS Laboon, intercettata da un jet da combattimento. Questo attacco a una nave della Marina degli Stati Uniti evidenzia la loro continua minaccia alle operazioni navali.
- 16 gennaio: gli Stati Uniti hanno colpito quattro missili balistici antinave Houthi in preparazione al lancio, dimostrando misure proattive per neutralizzare le minacce prima che si materializzino.
- 22 gennaio: Stati Uniti e Regno Unito hanno condotto attacchi aerei su otto obiettivi Houthi vicino all’aeroporto di Sanaa, a dimostrazione dell’intensificazione degli sforzi per indebolire le capacità militari degli Houthi.
- 24 gennaio: la fregata francese Alsace si è unita alle operazioni di difesa nel Mar Rosso, dimostrando la crescente coalizione di forze internazionali in risposta alla minaccia Houthi.
- 26-27 gennaio: la fregata francese Alsace e i cacciatorpediniere statunitensi prestano soccorso a una petroliera in fiamme nel Golfo di Aden a causa di un missile proveniente dallo Yemen, evidenziando i rischi costanti per la navigazione commerciale.
- 29 gennaio: la fregata danese HDMS Iver Huitfeldt è partita per il Mar Rosso per supportare la coalizione guidata dagli Stati Uniti, a dimostrazione di una maggiore cooperazione navale internazionale.
- 31 gennaio: l’UE ha annunciato l’intenzione di avviare una missione navale per proteggere le navi mercantili nel Mar Rosso entro tre settimane, sottolineando la necessità di sforzi internazionali coordinati per garantire la sicurezza marittima.
Febbraio 2024
- 2 febbraio: gli Houthi hanno affermato di aver lanciato un missile balistico verso Eilat, intercettato dal sistema di difesa Arrow, il che indica che continuano a colpire le risorse strategiche israeliane.
- 3 febbraio: gli attacchi degli Stati Uniti e del Regno Unito contro 36 siti degli Houthi in tutto lo Yemen riflettono i continui sforzi per ridurre le loro capacità operative.
- 8 febbraio: la fregata tedesca Hessen viene schierata nel Mar Rosso per la missione dell’UE, ampliando ulteriormente la presenza navale internazionale nella regione.
- 10 febbraio: i media Houthi hanno elencato 17 combattenti uccisi durante gli attacchi USA-Regno Unito, evidenziando l’impatto degli attacchi aerei della coalizione sul loro personale.
- 15 febbraio: la guardia costiera statunitense ha sequestrato un’imbarcazione carica di armi avanzate provenienti dall’Iran e diretta agli Houthi, evidenziando le operazioni di contrabbando di armi in corso.
- 19 febbraio: il lancio dell’operazione Aspides, la missione navale dell’UE per proteggere le navi nel Mar Rosso, segna un passo significativo negli sforzi coordinati per la sicurezza marittima internazionale.
- 20 febbraio: la Francia abbatte due droni Houthi; il CENTCOM annuncia l’intercettazione di 10 droni e di un missile da crociera diretti alla USS Laboon, a dimostrazione dell’elevata frequenza degli attacchi dei droni Houthi.
- 22 febbraio: gli Houthi hanno lanciato droni e missili balistici contro Eilat e un cacciatorpediniere americano, ma nessuno ha colpito i loro obiettivi, evidenziando la loro persistente minaccia.
- 24 febbraio: Stati Uniti e Regno Unito hanno condotto attacchi aerei su 18 obiettivi Houthi in otto località, a dimostrazione della campagna in corso per neutralizzare le capacità militari degli Houthi.
- 26 febbraio: segnalati danni ai cavi di comunicazione sottomarini del Mar Rosso, collegati agli attacchi degli Houthi, a dimostrazione dell’impatto più ampio delle loro operazioni sulle infrastrutture.
- 27 febbraio: la fregata tedesca Hessen ha intercettato due droni Houthi che prendevano di mira la nave, evidenziando la minaccia costante per le forze navali.
Marzo 2024
- 2 marzo: il cacciatorpediniere italiano Caio Duilio abbatte un missile Houthi sul Mar Rosso, evidenziando la continua minaccia alle navi militari.
- 4 marzo: l’INS Kolkata è intervenuta in seguito a un attacco alla MSC Sky II nel Golfo di Aden, a dimostrazione dei rischi in corso per la navigazione commerciale.
- 8 marzo: Finlandia e Paesi Bassi hanno annunciato la loro partecipazione alle operazioni condotte dall’UE e dagli Stati Uniti nel Mar Rosso, ampliando la coalizione di nazioni impegnate nella sicurezza marittima.
- 11 marzo: Stati Uniti e Regno Unito hanno condotto 17 attacchi aerei contro città portuali e cittadine controllate dagli Houthi nello Yemen occidentale, a dimostrazione dei continui sforzi per ridurre le capacità operative degli Houthi.
- 12 marzo: il cacciatorpediniere italiano Duilio ha abbattuto due droni Houthi per autodifesa, dimostrando la persistente minaccia rappresentata dagli attacchi dei droni Houthi.
- 18 marzo: gli Houthi hanno lanciato un missile da crociera che ha colpito Israele, colpendo un’area aperta a nord di Eilat, a dimostrazione della loro capacità di colpire obiettivi israeliani.
- 20 marzo: l’elicottero francese FREMM Alsace ha distrutto un drone Houthi che volava verso navi commerciali sopra il Mar Rosso meridionale, evidenziando i rischi per la navigazione commerciale.
- 21 marzo: l’elicottero della fregata tedesca Hessen ha distrutto un drone marittimo Houthi nel Mar Rosso; la FREMM francese Alsace ha distrutto tre missili balistici Houthi, a dimostrazione della persistente minaccia per le navi militari e commerciali.
- 27 marzo: la Marina degli Stati Uniti abbatte quattro droni Houthi che prendevano di mira navi da guerra nel Mar Rosso, a dimostrazione della continua minaccia alle operazioni navali.
- 28 marzo: navi da guerra russe, tra cui l’incrociatore Varyag, entrano nel Mar Rosso in seguito a un accordo politico con gli Houthi, il che dimostra la complessità geopolitica del conflitto.
Aprile 2024
- 3 aprile: il capo della difesa danese è stato licenziato dopo non aver segnalato difetti nei sistemi di difesa aerea e d’arma a bordo della fregata Ivar Huitfeldt, che riflettono le sfide operative affrontate dalle forze navali.
- 9 aprile: le IDF hanno utilizzato un missile lanciato dal INS Magen per abbattere un UAV dal Mar Rosso, a dimostrazione della minaccia continua alle risorse marittime israeliane.
- 10 aprile: l’esercito statunitense ha distrutto undici droni Houthi, che rappresentavano una minaccia per gli Stati Uniti, la coalizione e le navi mercantili, a dimostrazione dell’elevata frequenza degli attacchi dei droni Houthi.
- 13 aprile: gli Houthi e l’Iran hanno coordinato attacchi con droni contro Israele, probabilmente prendendo di mira i porti israeliani, il che indica una strategia condivisa con l’Iran.
- 18 aprile: la nave spia iraniana MV Behshad, sospettata di aiutare gli Houthi, ha iniziato a navigare verso Bandar Abbas, a dimostrazione del continuo sostegno iraniano.
- 25 aprile: la fregata greca ha intercettato due droni Houthi nel Mar Rosso, evidenziando la minaccia costante per le forze navali.
- 26 aprile: gli Houthi hanno affermato di aver abbattuto un drone americano MQ-9 Reaper al largo delle coste dello Yemen, evidenziando le loro capacità anti-drone.
Maggio 2024
- 1° maggio: aumentano gli attacchi degli Houthi alle navi commerciali; entro febbraio 2024 sono state attaccate 40 navi, a dimostrazione del notevole impatto sul commercio globale.
- 7 maggio: la USS Dwight D. Eisenhower torna nel Mar Rosso dopo uno scalo a Creta, a dimostrazione della presenza navale statunitense nella regione.
- 10 maggio: un aereo da guerra della coalizione intercetta un drone Houthi sul Golfo di Aden; altri tre droni vengono intercettati sul Mar Rosso il giorno successivo, evidenziando l’alta frequenza degli attacchi dei droni Houthi.
- 21 maggio: gli Houthi hanno affermato di aver abbattuto un drone MQ-9 Reaper nel governatorato di Al Bayda, dimostrando le loro capacità anti-drone.
- 29 maggio: gli Houthi hanno affermato di aver abbattuto un drone MQ-9 Reaper nella provincia di Marib, evidenziando la loro continua attenzione nel colpire le risorse statunitensi.
- 30 maggio: Stati Uniti e Regno Unito hanno condotto attacchi contro 13 obiettivi Houthi in tutto lo Yemen, uccidendo 16 persone e ferendone 35, a dimostrazione della campagna militare in corso contro le forze Houthi.
Giugno 2024
- 6 giugno: gli Houthi e la Resistenza islamica in Iraq hanno rivendicato attacchi coordinati su Haifa; Israele ha negato tali affermazioni, evidenziando le continue minacce ai porti israeliani.
- 7 giugno: gli Houthi hanno affermato di aver preso di mira la nave portacontainer Elbella e la nave cargo AAL GENOA nel Mar Rosso con missili balistici e navali, nonché con droni; non vi sono conferme indipendenti, il che indica che sussistono rischi per la navigazione commerciale.
- 8 giugno: missili balistici antinave Houthi hanno preso di mira la nave cargo Norderney, battente bandiera di Antigua e Barbuda, e la nave portacontainer MSC Tavvishi, battente bandiera della Liberia, nel Golfo di Aden, causando lievi danni e un piccolo incendio sulla Norderney, evidenziando la minaccia in corso per le navi commerciali.
- 12 giugno: gli Houthi hanno colpito due volte la nave cargo battente bandiera liberiana Tutor nel Mar Rosso vicino ad Al Hudaydah usando missili balistici, droni e un USV. La nave ha iniziato a imbarcare acqua ed è stata abbandonata dall’equipaggio. Un membro dell’equipaggio è stato dichiarato disperso, il che indica gli alti rischi per la navigazione commerciale.
- 13 giugno: gli Houthi hanno lanciato due missili da crociera contro la nave cargo M/V Verbena, battente bandiera di Palauan, nel Golfo di Aden, causando danni e incendi a bordo. Un marinaio americano è rimasto gravemente ferito, evidenziando il costo umano del conflitto.
- 16 giugno: gli Houthi hanno affermato di aver preso di mira le navi Captain Paris e Happy Condor rispettivamente con missili e droni. Una nave non identificata ha segnalato esplosioni nelle sue vicinanze senza subire danni o vittime, il che indica rischi in corso per la navigazione commerciale.
- 18 giugno: la nave metaniera battente bandiera di Palauan Asya Energy ha attraversato il Mar Rosso senza incidenti, segnando il primo transito di successo di una nave metaniera da gennaio 2024, a dimostrazione del notevole impatto sul traffico marittimo.
- 21 giugno: UKMTO e il Joint Maritime Information Center hanno riferito che una nave commerciale nel Golfo di Aden è stata presa di mira dagli Houthi con missili balistici; non sono state segnalate vittime o danni, il che indica che permangono rischi per la navigazione commerciale.
- 22 giugno: gli Houthi hanno affermato di aver nuovamente preso di mira la Transworld Navigator utilizzando un USV nel Mar Rosso, causando lievi feriti e danni moderati alla nave, evidenziando la minaccia continua alle navi commerciali.
- 24 giugno: la nave portacontainer MSC Sarah V, battente bandiera liberiana, ha segnalato un attacco missilistico nelle sue vicinanze nel Mar Arabico; non sono stati segnalati danni o feriti, il che indica la persistente minaccia alla navigazione commerciale.
- 26 giugno: gli Houthi hanno affermato di aver preso di mira la nave portacontainer MSC Manzanillo, battente bandiera portoghese, attraccata ad Haifa con la Resistenza islamica in Iraq; le IDF hanno negato l’affermazione, il che riflette la propaganda e la guerra psicologica in corso.
- 28 giugno: la petroliera Delonix, battente bandiera liberiana, è stata presa di mira da cinque missili a nord-ovest di Al Hudaydah, ma ne è uscita illesa; gli Houthi hanno affermato che è stata colpita direttamente. Hanno anche affermato di aver preso di mira la nave portarinfuse Ioannis nel Mar Rosso e la petroliera Waler e la nave portacontainer Johannes Maersk nel Mar Mediterraneo, evidenziando l’ampia portata geografica dei loro attacchi.
Luglio 2024
- 1 luglio: gli Houthi hanno affermato di aver preso di mira la Delonix nel Mar Rosso, la MSC Unific nel Mar Arabico, la nave da trasporto marittimo britannica Anvil Point nell’Oceano Indiano e la Lucky Sailor nel Mar Mediterraneo; nessuna conferma, a dimostrazione della continua minaccia a un’ampia gamma di obiettivi marittimi.
- 3 lug: gli Houthi hanno preso di mira la USS Dwight D. Eisenhower, la USS Gravely e tre navi commerciali il 1° giugno. Il Comando Centrale degli Stati Uniti ha confermato gli attacchi, aggiungendo che non sono state segnalate vittime o danni, evidenziando la minaccia persistente alle risorse navali e commerciali degli Stati Uniti.
- 6 lug: gli Houthi e la Resistenza islamica in Iraq hanno affermato di aver lanciato due attacchi coordinati su Haifa; Israele ha negato le affermazioni. Il leader degli Houthi Abdul-Malik al-Houthi ha annunciato l’introduzione di “armi sottomarine”, indicando una potenziale nuova fase nelle loro capacità di guerra marittima.
- 8 luglio: gli Houthi prendono di mira la fregata danese HDMS Iver Huitfeldt nel Mar Rosso, portando alla scoperta di falle nei sistemi di difesa aerea e d’arma della nave, a dimostrazione della continua minaccia alle forze navali.
Strategia condivisa con l’Iran
Gli attacchi degli Houthi dimostrano un notevole grado di coordinamento con l’Iran, riflettendo una strategia condivisa che si allinea con gli obiettivi regionali più ampi di Teheran. Gli elementi chiave di questa strategia condivisa includono:
- Fornitura di armamenti avanzati:
la sofisticatezza dei missili, dei droni e di altri armamenti Houthi suggerisce una forte catena di fornitura dall’Iran. L’intercettazione delle spedizioni di armi e l’uso di tecnologia avanzata negli attacchi indicano il ruolo dell’Iran nel potenziamento delle capacità Houthi. - Tattiche di guerra asimmetrica:
sia gli Houthi che l’Iran si impegnano in una guerra asimmetrica, utilizzando droni, missili e tattiche non convenzionali per sfidare avversari più potenti. Questo approccio è evidente negli attacchi degli Houthi alle risorse navali statunitensi e alleate, così come nel loro attacco alle navi commerciali. - Interruzione del commercio globale:
prendendo di mira rotte marittime e navi commerciali chiave, gli Houthi si allineano alla strategia dell’Iran di creare interruzioni economiche che hanno un impatto sul commercio globale, in particolare attraverso il Mar Rosso e il Golfo di Aden. Questa strategia mira a esercitare pressione sugli avversari occidentali e regionali. - Leva politica e militare:
gli attacchi degli Houthi servono ad aumentare la loro leva politica e militare, allineandosi con l’obiettivo più ampio dell’Iran di espandere la sua influenza nella regione. Supportando gli Houthi, l’Iran ottiene una forza per procura in grado di sfidare gli interessi degli Stati Uniti e dei suoi alleati.
Azioni e strategie future
Considerata l’attuale traiettoria delle attività degli Houthi e il loro allineamento con gli obiettivi iraniani, si possono prevedere diverse potenziali azioni e strategie future:
- Espansione degli attacchi marittimi:
è probabile che gli Houthi continuino e forse espandano i loro attacchi contro imbarcazioni commerciali e militari nel Mar Rosso, nel Golfo di Aden e nelle acque circostanti. Ciò include il potenziale utilizzo di nuove “armi sottomarine” come annunciato dal loro leader. - Aumento dell’uso di UAV e missili:
si prevede che la frequenza e la sofisticatezza degli attacchi con droni e missili aumenteranno. Gli Houthi continueranno probabilmente a prendere di mira risorse militari di alto valore e infrastrutture critiche per massimizzare il loro impatto. - Coordinamento con altri attori regionali:
gli Houthi potrebbero rafforzare il loro coordinamento con altri gruppi allineati all’Iran, come la Resistenza islamica in Iraq, per avviare operazioni congiunte e migliorare le loro capacità operative. - Focus sulla guerra psicologica:
gli Houthi continueranno a impegnarsi nella propaganda e nella guerra psicologica, usando affermazioni di attacchi riusciti per creare paura e incertezza tra i loro avversari. Ciò include lo sfruttamento dei canali mediatici per amplificare il loro impatto. - Prendere di mira le infrastrutture strategiche:
oltre agli attacchi marittimi, gli Houthi potrebbero prendere sempre più di mira infrastrutture strategiche come porti, impianti petroliferi e reti di comunicazione, per compromettere ulteriormente la stabilità regionale e le attività economiche. - Coinvolgimento nei colloqui di pace:
con l’escalation del conflitto, potrebbe esserci una maggiore pressione internazionale per i colloqui di pace. Gli Houthi probabilmente useranno i loro successi militari come leva per assicurarsi termini favorevoli in qualsiasi negoziazione.
La strategia degli Houthi nella crisi del Mar Rosso è multiforme,
che coinvolgono una combinazione di tattiche militari, economiche e psicologiche volte a interrompere il commercio globale, esercitare pressione sui loro avversari e ottenere una leva politica. Le loro azioni sono strettamente allineate con gli obiettivi iraniani, riflettendo una strategia condivisa che migliora le loro capacità operative e l’influenza regionale.
Le azioni future degli Houthi probabilmente comporteranno attacchi continui ed espansi su obiettivi marittimi, un maggiore utilizzo di armamenti avanzati e un coordinamento rafforzato con altri attori regionali. La risposta della comunità internazionale, comprese operazioni navali coordinate e sforzi diplomatici, sarà cruciale per affrontare la minaccia in corso e garantire la stabilità regionale.
APPENDICE 2 – Gli attacchi degli Houthi
Gli attacchi degli Houthi alle navi commerciali nel Mar Rosso, iniziati a novembre 2023, sono aumentati, con un impatto significativo sulle rotte commerciali globali. Di seguito è riportata una panoramica tecnica dettagliata e una tabella di schema completa che riassume gli incidenti, gli agenti e gli esiti di questi attacchi in base ai dati forniti.
Tabella dettagliata dello schema: armi Houthi ed eventi recenti
Arma | Tipo | Allineare | Origine | Utilizzo ed eventi recenti |
---|---|---|---|---|
Tufan | Missile superficie-superficie | 1.800 km (1.100 mi) | L’Iran | In grado di raggiungere Israele. Impiegato in molteplici attacchi verso Israele e altri obiettivi nella regione. |
Missili da crociera Soumar | Missile da crociera | ~ 2.000 km (1.200 mi) | L’Iran | Utilizzato in vari attacchi contro Israele, navi militari statunitensi e altri obiettivi nella regione. |
Quds-2 | Missile | 1.350 km (840 mi) | L’Iran | Progettato specificamente per colpire Israele, è stato utilizzato in recenti conflitti. |
Samad-3 e Samad-4 | UAV/Munizioni vaganti | 1.800 km (1.100 mi) | L’Iran | Spesso utilizzato negli attacchi contro obiettivi navali e terrestri nel Mar Rosso e nelle zone circostanti. |
Wa’id Droni | Munizioni vaganti | 2.500 km (1.600 mi) | L’Iran | Utilizzato in attacchi a lungo raggio, anche contro interessi israeliani e statunitensi nella regione. |
Riepilogo degli attacchi Houthi alle navi (2023-2024)
Contesto e motivazione: il gruppo ribelle Houthi, sostenuto dall’Iran, ha iniziato a colpire le navi commerciali in seguito al conflitto Israele-Hamas a Gaza. Concentrandosi inizialmente sulle imbarcazioni con affiliazioni israeliane, gli attacchi si sono estesi fino a includere qualsiasi nave in transito attraverso il Mar Rosso, il Golfo di Aden e persino parti del Mar Arabico e del Mar Mediterraneo.
Impatto sul commercio globale:
- Gli attacchi degli Houthi hanno causato un calo significativo del numero di imbarcazioni che attraversano il Canale di Suez, con una diminuzione del 90% delle navi portacontainer in transito nel Mar Rosso tra dicembre 2023 e febbraio 2024.
- Le principali compagnie di navigazione, tra cui Maersk e MSC, hanno dirottato le loro navi attorno al Capo di Buona Speranza, con conseguente aumento dei costi del carburante e dei tempi di transito, con conseguente aumento dei costi di spedizione a livello globale.
- I premi assicurativi per le navi che navigano nel Mar Rosso sono quasi decuplicati, aggravando ulteriormente l’impatto economico.
Data | Nome del vascello | Bandiera | Agente | Risultato |
---|---|---|---|---|
19 novembre 2023 | Leader della galassia | Bahamas | Elicottero Houthi Mil Mi-17 | Illeso |
24 novembre 2023 | CMA CGM Symi | Malta | Iran (Presunto) | Danneggiato |
26 novembre 2023 | Parco centrale | Liberia | Equipaggio Houthi | Illeso |
3 dicembre 2023 | Numero 9 | Panama | Missile balistico Houthi | Danni minori |
3 dicembre 2023 | Sofia II | Panama | Missile balistico Houthi | Danni minori |
3 dicembre 2023 | Esploratore di unità | Bahamas | Missile balistico Houthi | Danni minori |
12 dicembre 2023 | Strinda | Norvegia | Missile Houthi | Accendere un fuoco |
13 dicembre 2023 | Incontro di Ardmore | Isole Marshall | Droni Houthi | Illeso |
14 dicembre 2023 | Maersk Gibilterra | Hong Kong | Missile Houthi | Illeso |
15 dicembre 2023 | MSC Alanya | Liberia | Missile navale Houthi | Sconosciuto |
15 dicembre 2023 | MSC Palazzo III | Liberia | Missile navale Houthi | Sconosciuto |
15 dicembre 2023 | Al-Jasrah | Liberia | Proiettile Houthi | Accendere un fuoco |
18 dicembre 2023 | MSC Clara | Panama | Droni Houthi | Sconosciuto |
18 dicembre 2023 | Cigno Atlantico | Norvegia | Droni Houthi | Danni minori |
26 dicembre 2023 | MSC Uniti VIII | Liberia | Missile navale Houthi | Sconosciuto |
30 dicembre 2023 | Maersk di Hangzhou | Singapore | Missile terrestre Houthi | Danni minori |
31 dicembre 2023 | Maersk di Hangzhou | Singapore | Equipaggio Houthi | Illeso |
12 gennaio 2024 | La calissa | Panama | Proiettile Houthi | Sconosciuto |
15 gennaio 2024 | Aquila di Gibilterra | Isole Marshall | Missile anti-nave Houthi | Danni minori |
16 gennaio 2024 | Zografia | Malta | Missile balistico | Danni minori |
17 gennaio 2024 | Genco Piccardia | Isole Marshall | drone Houthi | Danni minori |
18 gennaio 2024 | Ranger chimico | Isole Marshall | Missile balistico antinave Houthi | Illeso |
22 gennaio 2024 | Jazz dell’oceano | stati Uniti | Gli Houthi | Sconosciuto |
24 gennaio 2024 | Maersk Detroit | stati Uniti | Missile Houthi | Illeso |
24 gennaio 2024 | Nave Maersk Chesapeake | stati Uniti | Missile Houthi | Illeso |
26 gennaio 2024 | Marlin Luanda | Isole Marshall | Missile Houthi | Accendere un fuoco |
28 gennaio 2024 | USS Lewis B. Trattore | stati Uniti | Missile Houthi (rivendicazione Houthi) | Sconosciuto |
30 gennaio 2024 | Richiesta | Liberia | Missili navali Houthi | Sconosciuto |
6 febbraio 2024 | Marea mattutina | Barbados | Gli Houthi | Danni minori |
6 febbraio 2024 | Stella Nasia | Isole Marshall | Gli Houthi | Danni minori |
12 febbraio 2024 | Iride stellare | Isole Marshall | Missili Houthi | Danni minori |
16 febbraio 2024 | Polluce | Panama | Missile Houthi | Danni minori |
18 febbraio 2024 | Rubinomar | Belize | Missile anti-nave Houthi | Affondato |
19 febbraio 2024 | Campione del mare | Grecia | Missili navali Houthi | Danni minori |
19 febbraio 2024 | Spedisci la fortuna | Isole Marshall | Missile navale Houthi | Danni minori |
22 febbraio 2024 | Isolano | palazzo | Missile Houthi | Danneggiato |
6 marzo 2024 | Vera fiducia | Barbados | Missile anti-nave Houthi | Accendere un fuoco |
8 marzo 2024 | Promuovere la fortuna | Singapore | Missili anti-nave Houthi | Sconosciuto |
24 marzo 2024 | Huang Pu | Panama | Missile balistico antinave Houthi | Sconosciuto |
7 aprile 2024 | Isola della speranza | Isole Marshall | Gli Houthi | Sconosciuto |
7 aprile 2024 | MSC Grazia | Panama | Gli Houthi | Sconosciuto |
7 aprile 2024 | MSC Gina | Panama | Gli Houthi | Sconosciuto |
9 aprile 2024 | Nave Maersk Yorktown | stati Uniti | Missile anti-nave Houthi | Illeso |
9 aprile 2024 | MSC Gina | Panama | Gli Houthi | Sconosciuto |
9 aprile 2024 | MSC Darwin VI | Liberia | Gli Houthi | Sconosciuto |
24 aprile 2024 | Nave Maersk Yorktown | stati Uniti | Missile Houthi | Illeso |
24 aprile 2024 | MSC Veracruz | Portogallo | Missile balistico antinave Houthi | Sconosciuto |
26 aprile 2024 | Stella di Andromeda | Panama | Missili Houthi | Danni minori |
26 aprile 2024 | Vita | Antigua e Barbuda | Missile Houthi | Illeso |
29 aprile 2024 | Cicladi | Malta | Missili e droni Houthi | Danni minori |
29 aprile 2024 | MSC Orione | Portogallo | Droni Houthi | Danni minori |
18 maggio 2024 | Vento | Panama | Missili Houthi | Danni minori |
23 maggio 2024 | Gianni | Malta | Missili Houthi | Illeso |
23 maggio 2024 | L’Essex | Liberia | Missili Houthi | Illeso |
28 maggio 2024 | Lah | Isole Marshall | Missili Houthi | Danneggiato |
1 giugno 2024 | Eliminali | Malta | Droni e razzi Houthi | Illeso |
1 giugno 2024 | Asciutto | Malta | Missili antibalistici Houthi e droni armati | Illeso |
1 giugno 2024 | Al Oraiq | Isole Marshall | Missili antibalistici Houthi e droni armati | Illeso |
8-9 giugno 2024 | Norderney | Antigua e Barbuda | Missili Houthi | Accendere un fuoco |
8 giugno 2024 | MSC Tavivshi | Liberia | Missile balistico Houthi | Accendere un fuoco |
9 giugno 2024 | Sconosciuto | Sconosciuto | Missile balistico Houthi | Danneggiato |
12 giugno 2024 | Tutor MV | Liberia | Houthi Toufan-1 USV, missili balistici, droni | Affondato |
13 giugno 2024 | Verbena | palazzo | Missili da crociera Houthi | Accendere un fuoco |
13 giugno 2024 | Sconosciuto | Sconosciuto | Armi sconosciute degli Houthi | Illeso |
16 giugno 2024 | Sconosciuto | Sconosciuto | Sconosciuto | Illeso |
21 giugno 2024 | Navigatore Transmondiale | Liberia | Missili balistici Houthi | Illeso |
23 giugno 2024 | Navigatore Transmondiale | Liberia | USV Houthi | Danneggiato |
24 giugno 2024 | MSC Sarah V | Liberia | Missile ipersonico Houthi Hatem 2 | Illeso |
26 giugno 2024 | Sconosciuto | Sconosciuto | Missile Houthi | Illeso |
27 giugno 2024 | Sconosciuto | Sconosciuto | Probabile Houthi USV | Illeso |
28 giugno 2024 | Delonix | Liberia | Missili balistici Houthi | Illeso |
APPENDICE 3 – Cronologia degli eventi significativi
Data | Evento |
Novembre 2023 | |
14 novembre | Numerosi attacchi missilistici degli Houthi diretti a Eilat, Israele; intercettati dalle difese israeliane |
15 novembre | La USS Thomas Hudner ha abbattuto un drone lanciato dallo Yemen |
22 novembre | Un missile da crociera Houthi diretto a Eilat è stato abbattuto da un F-35 |
23 novembre | La USS Thomas Hudner ha intercettato diversi droni d’attacco lanciati dagli Houthi |
29 novembre | La USS Carney ha abbattuto un drone Houthi KAS-04 vicino allo stretto di Bab-el-Mandeb |
30 novembre | Segnalazioni di un attacco aereo israeliano che ha causato un’esplosione in un deposito di armi degli Houthi a Sana’a; gli Houthi hanno affermato che al suo posto è stata colpita una stazione di servizio |
Dicembre 2023 | |
6 dicembre | Gli Houthi hanno lanciato missili balistici contro le postazioni militari israeliane a Eilat; la USS Mason ha abbattuto un drone proveniente dallo Yemen |
10 dicembre | La fregata della Marina francese Languedoc ha intercettato due droni da Hodeida, Yemen |
11 dicembre | La petroliera norvegese Strinda attaccata, provocando un incendio; interviene la Marina francese |
14 dicembre | L’India ha avviato l’operazione Sankalp per la sicurezza marittima regionale |
21 dicembre | Il porto di Eilat ha registrato un calo dell’85% dell’attività a causa delle azioni degli Houthi |
26 dicembre | Molteplici attacchi di droni e missili da parte degli Houthi su Eilat e altri obiettivi israeliani; le difese statunitensi e israeliane hanno intercettato tutte le minacce |
Gennaio 2024 | |
4 gennaio | Gli Houthi hanno lanciato un USV verso le navi della Marina degli Stati Uniti; è esploso lontano dall’obiettivo |
7 gennaio | Attacchi di rappresaglia degli Houthi contro le navi della Marina degli Stati Uniti; la Marina pakistana ha schierato fregate in risposta |
10 gennaio | Attacco su larga scala degli Houthi alla USS Dwight D. Eisenhower e ad altre navi, con la partecipazione di 21 UAV e missili |
11 gennaio | I Navy SEAL degli Stati Uniti hanno fatto irruzione su una nave che trasportava armi iraniane per gli Houthi; due SEAL sono stati dichiarati morti dopo la perquisizione |
12 gennaio | Gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno condotto attacchi aerei contro obiettivi Houthi nello Yemen, segnando i primi attacchi di questo tipo dall’inizio della crisi del Mar Rosso |
14 gennaio | Gli Houthi hanno lanciato un missile da crociera antinave da Hodeida verso la USS Laboon; intercettato da un aereo da caccia |
16 gennaio | Gli Stati Uniti hanno colpito quattro missili balistici antinave Houthi in preparazione al lancio |
22 gennaio | Gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno condotto attacchi aerei su otto obiettivi Houthi vicino all’aeroporto di Sanaa |
24 gennaio | La fregata francese Alsace si è unita alle operazioni di difesa nel Mar Rosso |
26-27 gennaio | La fregata francese Alsace e i cacciatorpediniere statunitensi hanno prestato soccorso a una petroliera in fiamme nel Golfo di Aden a causa di un missile proveniente dallo Yemen |
29 gennaio | La fregata danese HDMS Iver Huitfeldt è partita per il Mar Rosso per assistere la coalizione guidata dagli Stati Uniti |
31 gennaio | L’UE ha annunciato i piani per una missione navale per proteggere le navi mercantili nel Mar Rosso entro tre settimane |
Febbraio 2024 | |
02-febbraio | Gli Houthi hanno affermato di aver lanciato un missile balistico verso Eilat; intercettato dal sistema di difesa Arrow |
03-febbraio | Attacchi degli Stati Uniti e del Regno Unito su 36 siti Houthi in tutto lo Yemen |
08-febbraio | La fregata tedesca Hessen schierata nel Mar Rosso per la missione dell’UE |
10 febbraio | I media Houthi hanno elencato 17 combattenti uccisi durante gli attacchi USA-Regno Unito |
15 febbraio | La guardia costiera statunitense ha sequestrato un’imbarcazione con armi avanzate provenienti dall’Iran e diretta verso gli Houthi |
19 febbraio | Al via l’operazione Aspides, la missione navale dell’UE per proteggere le navi nel Mar Rosso |
20 febbraio | La Francia ha abbattuto due droni Houthi; il CENTCOM ha annunciato l’intercettazione di 10 droni e di un missile da crociera che prendevano di mira la USS Laboon |
22 febbraio | Gli Houthi hanno lanciato droni e missili balistici contro Eilat e un cacciatorpediniere americano; nessuno ha colpito i loro obiettivi |
24 febbraio | Gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno condotto attacchi aerei su 18 obiettivi Houthi in otto località |
26 febbraio | Segnalati danni ai cavi di comunicazione sottomarini del Mar Rosso; collegati agli attacchi degli Houthi |
27 febbraio | La fregata tedesca Hessen ha intercettato due droni Houthi che prendevano di mira la nave |
Marzo 2024 | |
02-marzo | Il cacciatorpediniere italiano Caio Duilio abbatte un missile Houthi sul Mar Rosso |
04-marzo | INS Kolkata ha risposto a un attacco alla MSC Sky II nel Golfo di Aden |
08-marzo | La Finlandia e i Paesi Bassi hanno annunciato la loro partecipazione alle operazioni condotte dall’UE e dagli Stati Uniti nel Mar Rosso |
11-marzo | Gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno condotto 17 attacchi aerei contro le città portuali e le cittadine controllate dagli Houthi nello Yemen occidentale |
12-marzo | Il cacciatorpediniere italiano Duilio ha abbattuto due droni Houthi per autodifesa |
18-marzo | Gli Houthi hanno lanciato un missile da crociera che ha colpito Israele, colpendo secondo quanto riferito un’area aperta a nord di Eilat |
20-marzo | L’elicottero francese FREMM Alsace ha distrutto un UAV Houthi che volava verso navi commerciali sopra il Mar Rosso meridionale |
21-marzo | L’elicottero della fregata tedesca Hessen ha distrutto un drone marittimo Houthi nel Mar Rosso; la FREMM francese Alsace ha distrutto tre missili balistici Houthi |
27-marzo | La Marina degli Stati Uniti ha abbattuto quattro droni Houthi che prendevano di mira navi da guerra nel Mar Rosso |
28-marzo | Le navi da guerra russe, tra cui l’incrociatore Varyag, sono entrate nel Mar Rosso a seguito di un accordo politico con gli Houthi |
Aprile 2024 | |
03-aprile | Il capo della difesa danese è stato licenziato dopo non aver segnalato difetti nelle difese aeree e nei sistemi d’arma a bordo della fregata Ivar Huitfeldt |
09-aprile | Le IDF hanno utilizzato un missile lanciato dal INS Magen per abbattere un UAV dal Mar Rosso |
10 aprile | L’esercito americano ha distrutto undici droni Houthi che rappresentavano una minaccia per gli Stati Uniti, la coalizione e le navi mercantili |
13 aprile | Gli Houthi e l’Iran hanno coordinato gli attacchi dei droni contro Israele; probabilmente hanno preso di mira i porti israeliani |
18 aprile | La nave spia iraniana MV Behshad, sospettata di aver aiutato gli Houthi, ha iniziato a navigare verso Bandar Abbas |
25 aprile | Fregata greca intercetta due droni Houthi nel Mar Rosso |
26 aprile | Gli Houthi hanno affermato di aver abbattuto un drone americano MQ-9 Reaper al largo delle coste dello Yemen |
Maggio 2024 | |
1 maggio | Aumentano gli attacchi degli Houthi alle navi commerciali; 40 navi attaccate entro febbraio 2024 |
7 maggio | L’USS Dwight D. Eisenhower è tornato nel Mar Rosso dopo uno scalo a Creta |
10 maggio | Un aereo da guerra della coalizione ha intercettato un drone Houthi sul Golfo di Aden; altri tre droni sono stati intercettati sul Mar Rosso il giorno successivo |
21 maggio | Gli Houthi hanno affermato di aver abbattuto un drone MQ-9 Reaper nel governatorato di Al Bayda |
29 maggio | Gli Houthi hanno affermato di aver abbattuto un drone MQ-9 Reaper nella provincia di Marib |
0 maggio | Gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno condotto attacchi su 13 obiettivi Houthi in tutto lo Yemen, uccidendo 16 persone e ferendone 35 |
Giugno 2024 | |
6 giugno | Gli Houthi e la Resistenza Islamica in Iraq hanno rivendicato attacchi coordinati su Haifa; Israele ha negato le affermazioni |
7 giugno | Gli Houthi hanno affermato di aver preso di mira la nave portacontainer Elbella e la nave cargo AAL GENOA nel Mar Rosso con missili balistici e navali nonché con droni; nessuna conferma indipendente |
8 giugno | I missili balistici antinave Houthi hanno preso di mira la nave cargo Norderney, battente bandiera di Antigua e Barbuda, e la nave portacontainer MSC Tavvishi, battente bandiera della Liberia, nel Golfo di Aden, causando danni di lieve entità e un piccolo incendio sulla Norderney. |
12 giugno | Gli Houthi hanno colpito due volte la nave cargo battente bandiera liberiana Tutor nel Mar Rosso vicino ad Al Hudaydah usando missili balistici, droni e un USV. La nave ha iniziato a imbarcare acqua ed è stata abbandonata dall’equipaggio. Un membro dell’equipaggio è stato dichiarato disperso |
13 giugno | Gli Houthi hanno lanciato due missili da crociera contro la nave cargo M/V Verbena, battente bandiera di Palauan, nel Golfo di Aden, causando danni e incendi a bordo. Un marinaio americano è rimasto gravemente ferito |
16 giugno | Gli Houthi hanno affermato di aver preso di mira le navi Captain Paris e Happy Condor rispettivamente con missili e droni. Una nave non identificata ha segnalato esplosioni nelle sue vicinanze senza subire danni o vittime |
18 giugno | La nave metaniera Asya Energy, battente bandiera di Palauan, ha attraversato il Mar Rosso senza incidenti, segnando il primo transito di successo di una nave metaniera da gennaio 2024 |
21 giugno | UKMTO e il Joint Maritime Information Center hanno riferito che una nave commerciale nel Golfo di Aden è stata presa di mira dagli Houthi con missili balistici; non sono state segnalate vittime o danni |
22 giugno | Gli Houthi hanno affermato di aver nuovamente preso di mira la Transworld Navigator utilizzando un USV nel Mar Rosso, causando lievi ferite e danni moderati alla nave |
24 giugno | La nave portacontainer battente bandiera liberiana MSC Sarah V ha segnalato un attacco missilistico nelle sue vicinanze nel Mar Arabico; non sono stati segnalati danni o feriti |
26 giugno | Gli Houthi hanno affermato di aver preso di mira la nave portacontainer battente bandiera portoghese MSC Manzanillo attraccata ad Haifa con la Resistenza islamica in Iraq; l’IDF ha negato l’affermazione |
28 giugno | La petroliera battente bandiera liberiana Delonix è stata presa di mira da cinque missili a nord-ovest di Al Hudaydah ma ne è uscita illesa; gli Houthi hanno affermato che è stata colpita direttamente. Ha anche affermato di aver preso di mira la nave portarinfuse Ioannis nel Mar Rosso e la petroliera Waler e la nave portacontainer Johannes Maersk nel Mar Mediterraneo |
Luglio 2024 | |
1 luglio | Gli Houthi hanno affermato di aver preso di mira la Delonix nel Mar Rosso, la MSC Unific nel Mar Arabico, la nave da trasporto marittimo britannica Anvil Point nell’Oceano Indiano e la Lucky Sailor nel Mar Mediterraneo; nessuna conferma |
3 luglio | Gli Houthi hanno preso di mira la USS Dwight D. Eisenhower, la USS Gravely e tre navi commerciali il 1° giugno. Il Comando Centrale degli Stati Uniti ha confermato gli attacchi, aggiungendo che non sono state segnalate vittime o danni |
6 luglio | Gli Houthi e la Resistenza islamica in Iraq hanno affermato di aver lanciato due attacchi coordinati su Haifa; Israele ha negato le affermazioni. Il leader degli Houthi Abdul-Malik al-Houthi ha annunciato l’introduzione di “armi sottomarine” |
8 luglio | Gli Houthi hanno preso di mira la fregata danese HDMS Iver Huitfeldt nel Mar Rosso, portando alla scoperta di falle nei sistemi di difesa aerea e di armamento della nave |
Impatto sul commercio globale | |
In corso | Interruzione del commercio: gli attacchi degli Houthi hanno notevolmente interrotto il commercio attraverso il Mar Rosso, portando a un reindirizzamento delle navi attorno al Capo di Buona Speranza, aumentando i tempi di transito e i costi |
In corso | Impatto sul traffico del Canale di Suez: il numero di navi portacontainer in transito attraverso il Mar Rosso è diminuito del 90% tra dicembre 2023 e febbraio 2024. Aziende come Maersk e MSC hanno ripreso a inviare navi attraverso il Mar Rosso, sebbene gli attacchi continuino |