UNESCO condanna Israele per ‘aggressione’ a luoghi santi di Gerusalemme e Cisgiordania

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L’UNESCO ha censurato Israele per limitare l’accesso musulmano di Al-Aqsa complesso della moschea di Gerusalemme, che è recentemente diventato il punto di infiammabilità per lo spargimento di sangue e la violenza tra le crescenti tensioni sul luogo sacro, sacro per entrambi i musulmani ed ebrei.
La risoluzione, approvata Mercoledì, “deplora profondamente le recenti repressioni a Gerusalemme Est, ed il fallimento di Israele, la potenza occupante, a cessare gli scavi persistenti ed i lavori a Gerusalemme Est particolarmente dentro e intorno alla città vecchia.”
Secondo Ynet, un sito web di notizie in Israele, è stata anche “condanna fermamente l’aggressione israeliana e le misure illegali che limitano la libertà di culto e di accesso al sito sacro musulmano della moschea di Al-Aqsa”.

Secondo i diplomatici, la risoluzione dell’Unesco anche ribadito che altri due luoghi santi in Cisgiordania, la Tomba dei Patriarchi a Hebron e la Tomba di Rachele a Betlemme, “sono parte integrante della Palestina.”
E ‘stata approvata con 26 voti a favore e sei contro – gli Stati Uniti, il Regno Unito, Germania, Paesi Bassi, Repubblica Ceca e l’Estonia.
C’erano 25 astensioni, tra cui Francia, i diplomatici lo hanno detto apertamente.

Il progetto di risoluzione è stato modificato all’ultimo momento cercando di abbandonare una clausola controversa che rivendica il Muro occidentale  di Gerusalemme (noto anche come il Muro del Pianto) come uno spazio riservato esclusivamente per i musulmani.
Secondo i diplomatici israeliani, tale clausola (proposta da molti stati musulmani) avrebbe dichiarato il muro “parte integrante” del complesso della moschea di Al-Aqsa, un primo potenziale passo per vietare agli ebrei di avvicinarsi al luogo santo dove pregano e infilano preghiere scritte nelle fessure del muro.

moro jerusalemme

Il problema è che il muro, che si trova nel sud-est della Città Vecchia di Gerusalemme, sacro per entrambi le fedi.
Gli ebrei chiamano il Monte del Tempio, il luogo più sacro del giudaismo.
I musulmani chiamano Haram al-Sharif, facendo riferimento ad Al-Aqsa del complesso come il più santo edificio islamico al di fuori dell’Arabia Saudita.
Città Vecchia e mura di Gerusalemme sono nella lista UNESCO dei siti del patrimonio mondiale protetti.
Gruppi ebraici internazionali e il governo israeliano hanno montato una campagna contro la proposta di risoluzione.
Il direttore Generale dell’UNESCO Irina Bokova ha detto Martedì che  “deplora” una proposta di riconoscere il Muro Occidentale, come parte del complesso della moschea di al-Aqsa sul Monte del Tempio.
Bokova ha avvertito che questo “potrebbe essere interpretato come un modo per modificare lo status della città vecchia di Gerusalemme e le sue mura e incitare ulteriori tensioni”.

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