Tatyana Shaumyan, famoso Indologist russo, responsabile del Centro di studi indiani dell’Accademia Russa delle Scienze esamina le prospettive di approfondimento della cooperazione all’interno della RIC con ottimismo.
Ricorda che la necessità di unire gli sforzi dei tre paesi Russia, India e Cina (RIC) nell’arena mondiale è stata espressa anche da Vladimir Lenin, il fondatore dell’Unione Sovietica.
Tuttavia, l’affermazione decisiva che ha segnato il destino di questo progetto geopolitico è stata fatta dal primo ministro russo Evgenij Primakov, durante la sua visita in India nel 1998.
Il dottor Shaumyan rileva che inizialmente, questa iniziativa non ha evocato alcuna risposta particolarmente positiva da parte di Pechino e Nuova Delhi.
Un anno dopo, l’India ha preso l’iniziativa e ha chiesto un ritorno alla sua discussione a livello pubblico e accademico.
A partire dal 2001, gli scienziati politici dei tre paesi si sono incontrati regolarmente nelle loro capitali per discutere le direzioni e forme di cooperazione all’interno della struttura della RIC.
T.Shaumyan rileva che la riunione trilaterale dei ministri degli Esteri di questi paesi ha servito come la prossima fase di discussione di contatti all’interno della RIC.
Questa è stata seguita da discussioni di questioni internazionali e regionali da parte dei leader di Russia, India e Cina.
Il leader russo ci ricorda che il partenariato strategico “Triangolo RIC” inizialmente è nata dal desiderio di adottare un mondo multipolare, di unire le forze nella lotta contro la minaccia del terrorismo e l’estremismo religioso, per espandere i legami nel campo della scienza, dell’educazione, della cultura e sfera sociale.
Per quanto riguarda i rapporti economici, si stanno sviluppando con successo a livello bilaterale, a questo punto: tra la Federazione russa e la Cina, la Cina e l’India, e la Federazione russa e l’India.
Tra le aree reali di cooperazione trilaterale a breve termine l’esperto vede realizzarsi progetti in materia di ecologia, la meteorologia, nonché le iniziative culturali e di civiltà, per esempio, il rilancio della “Via della Seta”.
La Partnership strategica RIC, sottolinea il Dr. Tatiana Shaumyan, ha gettato le basi per una più ampia associazione tra i paesi BRICS il cui sviluppo economico è costantemente in ascesa.
I paesi che si sforzano di stabilire un nuovo ordine mondiale equilibrato riflettono le nuove realtà del mondo.
Ma Tatyana Shaumyan è fiducioso che RIC non perderà la sua identità anche nella struttura del BRICS, Paesi del triangolo RIC continueranno a favorire la loro cooperazione ed estenderla a sempre più ambiti di attività trilaterali.