Svezia progetta di espellere circa 80.000 rifugiati e migranti che sono arrivati nel Paese nel 2015, il ministro dell’Interno Anders Ygeman ha detto, aggiungendo che le loro domande di asilo erano state respinte.
“Stiamo parlando di circa 60.000 persone, ma il numero potrebbe salire a 80.000,” media svedese cita Ygeman.
La polizia e le autorità locali sono stati incaricati di organizzare le partenze con voli charter.
I paesi di origine dei richiedenti asilo respinti non sono stati divulgati.
La Svezia, che ha la popolazione di 9,8 milioni di abitanti, è uno dei paesi dell’Unione europea che hanno preso la maggiore quota di rifugiati per abitante.
Nel 2015, ha accettato oltre 160.000 rifugiati e migranti.
Funzionari svedesi hanno chiesto una maggiore sicurezza nei centri d’asilo a seguito dell’aumento delle segnalazioni di violenze.
Gli agenti di polizia hanno chiesto fino a 4.100 nuovi dipendenti dopo gli attacci per accoltellamento mortale in un impianto di rifugiato.
Martedì scorso, oltre 40 i richiedenti asilo sono stati coinvolti in una rissa in un centro profughi nella città olandese di Rosmalen, secondo il report della polizia.
In un altro incidente la scorsa settimana, una pattuglia della polizia composta da 10 agenti è stato costretto a fuggire dal centro profughi Västerås in Svezia dopo essere stato circondato da un gruppo di richiedenti asilo.
La polizia era lì per spostare un ragazzo di 10 anni, dopo svariati rapporti in cui era stato indicato come oggetto di stupro ripetuto.
Misure di sicurezza più severe sono state realizzate anche nei paesi vicini alla Svezia.
La Danimarca ha approvato una nuova legge questa settimana, che rende legale il sequestro degli effetti dei rifugiati.
I critici della legislazione hanno confrontato la nuova legge per la confisca a ciò che i nazisti fecero in passato confiscando oro ed altri oggetti di valore dagli ebrei durante l’Olocausto.
Nel frattempo, il numero di rifugiati che cercano di farsi strada verso l’Europa attraverso il Mediterraneo non si placa.
L’ONU ha rivelato che già più di 46.000 persone sono arrivate in Grecia dall’inizio dell’anno, con più di 170 persone morte nel tentativo di attraversare il mare.