I rapporti suggeriscono che qualcuno ha condotto un attacco informatico sui server dell’autorità elettrica Israeliana, mentre un altro rapporto suggerisce che fosse un attacco di malware con funzionalità ransomware.
Nel 2013, fu colpito un un tunnel Israeliano ed n attacco informatico ha causato un sacco di danni finanziari.
Ora gli hacker hanno condotto un altro attacco informatico, ma questa volta sui server dell’Autorità dell’Energia Elettrica Israeliana.
Il ministro dell’Energia e dell’Acqua Israeliano, Yuval Steinitz, ha dichiarato il Martedì:
“Ieri abbiamo identificato uno dei più grandi attacchi informatici mai sperimentati.
Il virus è stato già identificato e il software giusto era già pronta per neutralizzarlo. Abbiamo dovuto femare molti dei computer dell’Autorità Energia Elettrica israeliana. Stiamo trattando la situazione e spero che presto, questo gravissimo evento sarà finito … ma fin d’ora, i sistemi informatici non syanno ancora lavorando come dovrebbero. ”
L’attacco è stato scoperto il Lunedi quando i residenti di Gerusalemme sono stati colpiti da un’ondata di freddo che ha causato un innalzamento del consumo di energia elettrica, come da quanto riportato dal Jerusalem Post.
Questo attacco si è verificato esattamente cinque settimane dopo che la rete elettrica ucraina era stato attaccata con successo creando un interruzione di corrente – il primo attacco hacker al mondo per bloccare una società elettrica.
Gli esperti non sono ancora sicuri se il malware utilizzato durante l’attacco, BlackEnergy, è stata la causa principale e diretta della mancanza di corrente o no ma loro confermano che il malware dannoso è riuscito a infettare tre delle autorità elettriche locali.
I ricercatori ritengono che l’attacco è stato molto ben coordinato.
Come sempre, non è facilmente possibile attribuire l’attacco ad un particolare gruppo o attore e probabilmente si dovrà attendere per ulteriori notizie su come questo tipo di attacco è stato effettivamente lanciato.
“Israele deve prendere in considerazione in un giorno per giorno una miriade di minacce.
Le infrastrutture critiche sono costantemente al centro delle minacce, c’è una mancanza di studi che possano utilizzare l’esperienza di precedenti attacchi.
“In poche parole, vi è una mancanza di esperienza nella quantità necessaria a fianco del tipo dei dati necessari per validare e valutare tutti i veri attacchi contro le infrastrutture ed opportunamente classificare gli eventi minori.
Date le attuali barriere presenti nella comunità ICS, gli attacchi dovrebbero essere guardati con diligenza, presi sul serio, affrontati con cautela e indagati a fondo. “