I Computer di 1800 personalità chiave, tra cui un ex-capo dell’esercito di stato maggiore israeliano sono stati hackerati da hacker iranian.
L’anno scorso, alcune foto private di donne soldato dell’IDF sono stati rubate e utilizzati dagli hacker per violare i server dell’esercito israelian.
Gli hacer ora hanno alzato il tiro, prendendo di mira personaggi più importanti.
Israele sembra essere abbastanza avanti nella tecnologia per la sicurezza informatica, poichè si colloca al secondo posto, dopo gli Stati Uniti, che si attestano al primo posto, secondo quanto riportato dal managing partner di Jerusalem Venture Partners – ‘Gadi Tirosh.
Sembra pertanto inverosimile quanto accaduto, anche perchè l’escalation degli attacchi non trova tregua.
L’ultima notizia inquietante è che centinaia di funzionari della sicurezza israeliani, sia in servizio che ex, sono stati presi di mira dagli hacker dall’Iran.
Lo screenshot tratto dal canale 10 che mostra uno specialista di sicurezza IT di Israele che mostra l’e-mail lasciata dall’hacker.
il Canale 10 israeliano ha rilasciato un report che rivela che gli hacker di Teheran sono penetrati nei computer di quasi 1800 figure chiave in tutto il mondo e la maggior parte sono da Israele.
In realtà, il rapporto sorprendente ha sottolineato uno di quei personaggi, che sembra essere un ex capo dell’esercito dello stato maggiore israeliano.
Il rapporto suggerisce che la campagna di cyber-attacco è stata lanciata dalle Guardie Rivoluzionarie iraniane dallo scorso anno , prendendo di mira per lo più funzionari della sicurezza.
Una volta identificate le attività di hacking dagli esperti della società di sicurezza informatica di Israele Check Point Software Technologies, sono stati immediatamente fermati gli attcchi. T
uttavia non è chiaro fin d’ora quale fosse la portata reale dei danni e che tipo di informazioni ha fatto rubano.
Gli esperti israeliani identificato uno degli hacker, la cui identità è stata rivelata come Yasser Balachi.
E ‘stato identificato facilmente perché, per errore, ha mostrato il suo ID e-mail.
Il capodella sicurezza Ron Davidson ha dichiarato che Balachi non operava secondo la sua iniziativa, ma sotto diretto controllo di un’altra organizzazione informatica che ha commissionato il lavoro.