Esperienze premorte e spiegazione scientifica

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Nel vedere una persona in coma con gli occhi sbarrati che fissano il vuoto, mentre il cuore batte ancora vigorosamente ed i muscoli mantengono il loro tono, ci rendiamo immediatamente conto che la coscienza è il vero tesoro della nostra esistenza .

La vita e il nostro stato di coscienza attiva ci regalano esperienze diverse ogni singolo giorno . 

Al confine tra ciò che possiamo percepire attraverso i sensi ed il passaggio verso l’ignoto , si trovano le Near death experiences (NDE).

Queste sensazioni vissute da chi si è trovato a combattere per la sopravvivenza Vengono descritte come esperienze attribuite ad altre dimensioni o come misticismo religioso descrivendo : Mondi e paesaggi ultraterreni .

Descrizione di una luce bianca in fondo ad un tunnel da percorrere. Sensazione di benessere mai provata . Riabbraccio con  parenti ed amici defunti 
Alcuni  dichiarano di aver avvertito  : Sensazioni di  fame e sete.  

Sentire  , capendo perfettamente ciò che accade e cosa succede intorno a loro senza poter interagire sono in grado di comunicare di muovere le gambe, le braccia ma di sentirsi imprigionati nel loro stesso corpo.

Alcuni si ricordano di aver sentito i medici descrivere il loro stato senza alcuna speranza.

Nel mondo scientifico questi  fenomeni sono  attribuiti alla  produzione di DMT meglio conosciuta con il nome di dimetiltriptammina , sostanza presente nelle piante, funghi ed animali e chimicamente legato all amminoacido triptofano .

Questa sostanza si trova anche in alcune aeree del cervello dei mammiferi e svolge il ruolo di neurotrasmettitore e neuromodulatore .

La DMT rilasciata naturalmente dalla ghiandola pineale o epifisi , situata al centro della scatola cranica Veniva considerata un tempo “ inutile “ a causa delle numerosi calcificazione riscontrate al suo interno .

Oggi sappiamo che il processo di calcificazione della ghiandola inizia durante L età puberale e prosegue nell età adulta minando poco a poco La sua efficacia .

Dal 1990 al 1995 il dottor Rick Strassman ha condotto la prima ricerca clinica sugli psichedelici approvata e finanziata dalla DEA (l’agenzia federale antidroga statunitense) in oltre vent’anni. La ricerca si è svolta nell’Università del New Mexico, e ha visto la sperimentazione su sessanta volontari della DMT, uno degli psichedelici più conosciuti al mondo.

Il suo resoconto dettagliato di queste sessioni è un’indagine straordinariamente avvincente sulla natura della mente umana e sul potenziale terapeutico degli psichedelici. La DMT prodotta dal cervello umano, è costantemente rilasciata durante le esperienze mistiche e di pre-morte.

Molti volontari hanno riferito di convincenti incontri con entità intelligenti non umane, in particolar modo “alieni”.

Tutti affermano che tali sessioni siano state tra le più profonde esperienze della loro vita.

La ricerca di Strassman connette la DMT con la ghiandola pineale, considerata dagli Indù come il luogo del settimo chakra e da René Descartes come la sede dell’anima o come terzo occhio o sesto senso .

Strassman, infine, è convinto che le esperienze di abduction aliene siano causate da emissioni accidentali di DMT.

Se usata saggiamente, la DMT potrebbe generare un periodo di notevoli progressi nell’esplorazione scientifica delle regioni più mistiche della mente umana e dell’anima.

«Una molecola dello spirito non è spirituale in sé e per sé. Essa è uno strumento o un veicolo. Ci attira all’interno di mondi che solo lei conosce. Occorre tenersi forte, e dobbiamo essere preparati, poiché i reami spirituali contengono sia il paradiso che l’inferno, sia la fantasia che l’incubo».
Rick Strassman

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