Lo schieramento dei lanciamissili statunitensi in Romania è una violazione diretta del Trattato sulle armi nucleari di medio e corto raggio (INF).
“Si richiama l’attenzione sul fatto che nella composizione del sistema di difesa missilistico antiaereo rientrano le postazioni universali “Mk-41”, che sono installate sulle navi della Marina americana sia per sparare missili intercettori, sia per lanciare i missili a medio raggio “Tomahawk”.
Questo ci dà ragione di considerare la loro comparsa sulla terraferma come una palese e diretta violazione del Trattato INF da parte degli Stati Uniti”, — ha dichiarato la Zakharova durante una conferenza stampa, segnala “RIA Novosti”.
Il trattato INF (Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty) venne siglato a Washington DC l’8 dicembre 1987 da Ronald Reagan e Michail Gorbačëv, a seguito del vertice di Reykjavík (11 ottobre 1986) tenutosi tra i due Capi di Stato di USA e URSS.
Il trattato pose fine alla vicenda degli Euromissili, ovvero missili nucleari a raggio intermedio installati da USA e URSS sul territorio europeo: prima, gli SS-20 sovietici e, in seguito alla cosiddetta doppia decisione della NATO del 1979, i missili americani IRBM Pershing-2 e quelli cruise da crociera BGM-109 Tomahawk.
La richiesta della “doppia decisione” venne dal cancelliere tedesco Helmut Schmidt che paventava il “decoupling” nucleare: a fronte di missili a medio raggio sovietici che minacciavano l’Europa occidentale ma non l’America.
Il trattato ha un valore fondamentale, in quanto segnò un punto di svolta nel processo negoziale legato al controllo degli armamenti tra le due superpotenze.
Per la prima volta, infatti, i sistemi d’arma oggetto del negoziato non venivano ridotti o ritirati, ma effettivamente eliminati.
In secondo luogo l’URSS accettò una serie di regole e clausole che non aveva mai precedentemente accettato, in primis un rigido sistema di ispezioni internazionali sul proprio territorio.
In precedenza gli Stati Uniti avevano riferito che l’infrastruttura con gli elementi di difesa antiaerea nella base rumena di Deveselu sarebbe entrata in funzione nei primi mesi del 2016.
Si tratta del primo complesso di difesa missilistica degli Stati Uniti in Europa orientale, il secondo sistema simile dovrebbe essere aperto in Polonia nel 2018 secondo quanto pianificato da Washington.